La ricorrenza del Centenario della Grande Guerra ha permesso di recuperare nella memoria di molti, e specialmente dei più giovani, fatti e avvenimenti che portarono alla nascita del conflitto, il suo sviluppo e le battaglie determinanti  combattute  nei luoghi del Piave, da allora “fiume sacro alla Patria”.

Nell’avvicinarsi dell’anniversario molte sono state le iniziative organizzate, che continuano nel ricordo del periodo che dal 1914  al 1918 sconvolse l’Europa intera e tanta morte e distruzione portò tra le popolazioni, per poi purtroppo non trovare pace nemmeno negli anni a venire con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Tra coloro i quali raccontarono la  guerra e le sue tragedie ci fu, com’è noto, Ernest Hemingway scrittore e giornalista statunitense, vincitore del Premio Nobel nel 1954 con il romanzo Il vecchio e il mare, che si arruolò volontario per andare a combattere in Europa con il Corpo di spedizione americano del generale Pershing prestando servizio come  conducente di ambulanze nella Croce Rossa Americana. Hemingway si trovò coinvolto nella ritirata delle truppe italiane dopo la disfatta di Caporetto dell’ottobre del 1917, di cui poi narrerà le vicende nel celeberrimo romanzo Addio alle armi, con l’avanzata degli austriaci a cui seguirà, nei mesi successivi, il sovvertimento delle sorti della Guerra, che in quel momento per l’Italia pareva perduta.  Con le battaglie dal Grappa al Piave, arrivando nel giugno del 1918 alla famosa Battaglia del Solstizio e infine, in ottobre, all’entrata delle truppe italiane a Vittorio Veneto, si arriverà alla firma dell’armistizio e la conclusione della guerra il 4 novembre 1918 che vedrà il nostro Paese tra le nazioni vincitrici.

 

Nel racconto che lo scrittore americano fece della sua esperienza durante questi avvenimenti rimane un luogo del nostro territorio in particolare, Fossalta di Piave, dove Hemingway fu ferito.
Nel 2012 dalla collaborazione tra Volontari Ecomuseo Grande Guerra, Comune di Fossalta di Piave, Provincia di Venezia e Regione Veneto è stato istituito un percorso che ricorda, attraverso la narrazione dello scrittore, quanto accadde lungo il Piave a partire dall’estate del 1918, con delle steli con foto o documenti in vari  punti dell’itinerario “… in modo da rendere concreta la testimonianza di Ernest “, come si può leggere nel sito web del progetto “La guerra di Hemingway”.
( www.laguerradihemingway.it).

Il percorso è un anello di 11 km. Il visitatore è accompagnato, anche, da un’ audio-guida in formato mp3, liberamente scaricabile dalla pagina web specifica o direttamente sul posto, grazie a dei QR Code che si trovano su ogni stele,  punti di riferimento non solo descrittivi, ma anche per i vari brani che guidano il visitatore nel racconto.
Nel sito web dedicato è, inoltre, possibile scaricare la mappa del percorso che può essere effettuato anche in bicicletta ed è su strade comunali (anche non asfaltate), aperte al traffico anche se  poco frequentate.

Un invito, dunque, a riscoprire i luoghi che furono teatro della Grande Guerra, cogliendo l’occasione che il centenario del conflitto offre per approfondire gli avvenimenti storici e guardare al contempo al futuro, rivolti a quei valori di pace e fratellanza che all’epoca parvero essere scomparsi del tutto.