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Greenway del Sile: da Treviso a Jesolo
E’ notizia ormai diffusa, ma cogliamo l’occasione per riportala nuovamente all’attenzione certi che molte persone, con la bella stagione, vorranno approfittare di questa opportunità: ad inizio aprile sono stati completati i 52 chilometri della pista ciclabile della Greenway del Sile, percorso che collega Treviso al mare, giungendo a Jesolo. L’ultimo intervento ha riguardato il tratto che collega Portegrandi a Caposile, seguendo l’arginale destro del Taglio del Sile per una lunghezza di 5,5 km.
La realizzazione dell’intero progetto ha preso avvio diversi anni fa con lo scopo di unire i percorsi a mobilità lenta in un tracciato che costeggia il fiume Sile, tra viali e rive verdeggianti per giungere, in sella alla propria bicicletta, al mare lungo la restera da Treviso fino alla Torre del Caigo, in comune di Jesolo. Da qui, proseguendo lungo ciclabili urbane o strade a basso scorrimento, è possibile raggiungere il Lido di Jesolo e quello del Cavallino.
La partenza dei 52 chilometri avviene poco fuori le mura cittadine di Treviso per dirigersi verso Casier e quindi Rivalta arrivando a Casale sul Sile, dove la pista attraversa il fiume e passa sulla riva sinistra, proseguendo per alcuni chilometri. A Musestre, frazione di Roncade, la pista passa nuovamente sul lato destro del fiume e arriva all’abitato di Portegrandi. Attraversata la chiusa, la ciclabile entra sulla gronda lagunare, che percorre per ben 11 km, fino a quando il Sile confluisce nella Piave vecchia a Caposile. Percorrendo strade bianche si giungerà quindi ai resti dell’antica Torre del Caigo (“Torre del Caligo”) in comune di Jesolo.
Per arrivare, infine, alle località balneare di Jesolo Lido sarà necessario raggiungere l’abitato di Jesolo Paese lungo la viabilità ordinaria e, da qui, seguire la rete urbana ciclabile fino a Piazza Drago per poi collegarsi con la centrale via Bafile.
La Greenway del Sile è un itinerario che prende origine dal Parco del fiume Sile (http://www.parcosile.it), Parco Naturale istituito dalla Regione Veneto nel 1991, esteso su di una superficie di 4.152 ettari, compresa all’interno di 11 territori comunali distribuiti nelle province di Padova, Treviso e Venezia.
L’area delle sorgenti si trova tra Casacorba di Vedelago (Treviso) e Torreselle di Piombino Dese (Padova) originando il più lungo fiume di risorgiva d’Italia: 70 km circa da Casacorba di Vedelago (Treviso) a Portegrandi di Quarto d’Altino (Venezia), la foce naturale nella Laguna di Venezia, prima dello scavo del “Taglio del Sile”.
Il Parco del fiume Sile ha indetto un concorso fotografico aperto a tutti coloro che vorranno ritrarre l’ambito naturalistico, i luoghi e i paesaggi del Parco del Sile della sua gente.
Il concorso scade il 30 giugno 2017! Tutte le info sul sito www.parcosile.it.
L’Opera metropolitana 2017: i primi due appuntamenti
L’Opera metropolitana 2017
Riparte, per il quarto anno consecutivo, il progetto “L’Opera metropolitana: eventi e progetti di musica per il territorio” che nel corso delle varie edizioni ha saputo coinvolgere un numero sempre crescente di pubblico con un’offerta culturale di ampio respiro e di elevata qualità, grazie al repertorio proposto dal Teatro La Fenice di Venezia, ideatore del progetto insieme alla Fondazione di Venezia.
L’obiettivo della diffusione della cultura musicale e concertistica nel territorio della Città metropolitana attraverso l’organizzazione di conferenze/ascolto guidato, videoproiezione di opere liriche, concerti pianistici e concerti dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice ha trovato terreno fecondo nel corso del tempo, arrivando a stabilire un dialogo costante con il vasto territorio dell’ex Provincia di Venezia.
Servizio Civile Nazionale_Bando MiBACT per 1.000 volontari
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha accreditato 320 musei, biblioteche, archivi e sedi per la tutela e valorizzazione all’Albo Nazionale come sedi di svolgimento del Servizio Civile Nazionale e collabora con l’Ufficio per il Servizio Civile Nazionale per promuovere questa scelta tra i cittadini, organizzando momenti informativi dedicati.
Il 10 febbraio 2017 scadrà il Bando per la selezione di 1.050 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale in Italia, rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e 28 anni, di cui 1.000 per progetti autofinanziati dal MiBACT. I giovani selezionati potranno così partecipare, per un periodo di 12 mesi, a progetti di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale di musei, archivi e biblioteche, con l’opportunità di mettere a frutto le proprie conoscenze acquisite precedentemente in percorsi di studio affini alla materia dei beni culturali (e non solo), e di incrementare la propria formazione direttamente “sul campo”.
A ciascun volontario è riconosciuto un assegno mensile di euro 433,80.
La domanda di partecipazione, per i progetti del MiBACT, deve essere presentata esclusivamente on line, attraverso la compilazione dell’apposito modulo presente nel sito www.beniculturali.it/scn, entro e non oltre le ore 14.00 del 10 febbraio 2017. I giovani devono soddisfare uno dei seguenti requisiti, oltre a quello dell’età già menzionata:
- essere cittadini italiani;
- essere cittadini di altro Paese dell’Unione Europea;
- essere cittadini non comunitari, regolarmente soggiornanti;
- non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
Non possono presentare domanda i giovani che:
a) abbiano già prestato servizio civile nazionale, oppure abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista, o che alla data di pubblicazione del bando siano impegnati nella realizzazione di progetti di servizio civile nazionale sensi della legge n. 64 del 2001, ovvero per l’attuazione del Programma europeo Garanzia Giovani;
b) abbiano in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi. Non costituisce causa ostativa alla presentazione della domanda di servizio civile nazionale l’aver già svolto il servizio civile nell’ambito del programma europeo “Garanzia Giovani” (http://www.serviziocivile.gov.it/main/garanzia-giovani/bandi-garanzia-giovani/bandovolgg_tematici_29122016/) e nell’ambito del progetto sperimentale europeo IVO4ALL o aver interrotto il servizio civile nazionale a conclusione di un procedimento sanzionatorio a carico dell’ente originato da segnalazione dei volontari.
Per la Città metropolitana di Venezia gli aspiranti volontari potranno scegliere tra una delle seguenti sedi: Gallerie dell’Accademia, Laboratori della Misericordia, Museo di Palazzo Grimani, Museo Archeologico di Venezia, Galleria “Giorgio Franchetti” alla Ca’ d’Oro, Museo D’Arte Orientale, Archivio di Stato di Venezia, Museo Archeologico Nazionale di Altino e Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro.
Le attività d’impiego, secondo ciascun progetto redatto dalle singole sedi potranno variare dal supporto al personale preposto all’accesso, accoglienza, informazione e erogazione dei servizi all’utenza; supporto nell’organizzazione delle attività didattiche, di digitalizzazione e verifica, di organizzazione di eventi culturali e monitoraggio della partecipazione, così come nella promozione degli stessi anche attraverso l’utilizzo di tecnologie ICT.
Tutte le informazioni, il bando, i moduli da allegare alla domanda e l’elenco dei progetti MiBACT possono essere scaricati all’indirizzo:
http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Appalti/visualizza_asset.html?id=169372&pagename=230.
Affrettatevi, la scadenza è tra pochi giorni!
I Bandi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile
Nel mese di aprile 2015 il Governo e le Fondazione di origine bancaria, rappresentate da Acri, hanno firmato un Protocollo di Intesa per la costituzione del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” (art. 1 comma 392 L. 28 dicembre 2015, n. 208) volto “al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori”.
Il Fondo è alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria, che usufruiranno di un credito d’imposta. Il fondo avrà una consistenza di 120 milioni di euro l’anno per tre anni.
Il soggetto attuatore del Fondo è l’impresa sociale “Con i bambini” nel cui sito internet www.conibambini.org è possibile trovare i primi due bandi per le progettualità destinate alla Prima Infanzia (0-6 anni) e Adolescenza (11-17 anni). L’invito è rivolto a livello nazionale alle organizzazioni del Terzo Settore e al mondo della scuola.
Per presentare i progetti da finanziare, di cui per il bando dedicato all’Infanzia la scadenza era al 16 gennaio 2017 mentre per quello dell’Adolescenza c’è tempo fino all’8 febbraio 2017, è necessario creare una partnership di cui almeno un ente sia del Terzo Settore e possono essere coinvolti scuole, istituzioni e università.
Il Bando Adolescenza si propone di promuovere e stimolare la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici di giovani nella fascia di età compresa tra 11 e 17 anni.
Attraverso la combinazione di attività scolastiche, attività extra-scolastiche e tempo libero dovranno essere sperimentate soluzioni innovative e integrate, volte a prevenire e a contrastare la dispersione e l’abbandono scolastici, nonché ad arricchire di contenuti e di esperienze i processi di apprendimento, a sviluppare e rafforzare competenze sociali, relazionali, sportive, artistico-ricreative, scientifico-tecnologiche, economiche e di cittadinanza attiva, e a contrastare lo sviluppo di dipendenze e del fenomeno del bullismo.
Le proposte progettuali dovranno, da un lato, promuovere percorsi formativi individualizzati, complementari a quelli tradizionali, dall’altro coinvolgere anche i gruppi classe di riferimento e prevedere azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, che affianchino all’attività ordinaria delle istituzioni scolastiche l’azione dell’insieme di soggetti che, a vario titolo, si occupano dei minori, a partire dalle famiglie, favorendo il riavvicinamento dei giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione. (http://www.conibambini.org/adolescenza-11-17-anni/)
L’invio dei progetti deve avvenire esclusivamente on line nella sezione “Presentazione progetti” del sito di “Con i bambini” e consta di due fasi: nella prima si presenteranno le idee progettuali, mentre in una seconda fase si dovranno inviare i progetti esecutivi delle idee progettuali selezionate, entro 60 giorni dalla data di comunicazione dell’esito della prima fase.
Il Bando, elaborato sula base delle linee guida di un apposito Comitato Strategico di Indirizzo, mette a disposizione complessivamente fino a un massimo di 46 milioni di euro, in funzione della qualità progettuale delle proposte ricevute.
Un invito, dunque, a lavorare in maniera sinergica tra vari Enti nel contrasto ad un fenomeno preoccupante che compromette il futuro dei giovani.
La Grande Guerra: il “Percorso Hemingway” a Fossalta di Piave
La ricorrenza del Centenario della Grande Guerra ha permesso di recuperare nella memoria di molti, e specialmente dei più giovani, fatti e avvenimenti che portarono alla nascita del conflitto, il suo sviluppo e le battaglie determinanti combattute nei luoghi del Piave, da allora “fiume sacro alla Patria”.
Nell’avvicinarsi dell’anniversario molte sono state le iniziative organizzate, che continuano nel ricordo del periodo che dal 1914 al 1918 sconvolse l’Europa intera e tanta morte e distruzione portò tra le popolazioni, per poi purtroppo non trovare pace nemmeno negli anni a venire con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Tra coloro i quali raccontarono la guerra e le sue tragedie ci fu, com’è noto, Ernest Hemingway scrittore e giornalista statunitense, vincitore del Premio Nobel nel 1954 con il romanzo Il vecchio e il mare, che si arruolò volontario per andare a combattere in Europa con il Corpo di spedizione americano del generale Pershing prestando servizio come conducente di ambulanze nella Croce Rossa Americana. Hemingway si trovò coinvolto nella ritirata delle truppe italiane dopo la disfatta di Caporetto dell’ottobre del 1917, di cui poi narrerà le vicende nel celeberrimo romanzo Addio alle armi, con l’avanzata degli austriaci a cui seguirà, nei mesi successivi, il sovvertimento delle sorti della Guerra, che in quel momento per l’Italia pareva perduta. Con le battaglie dal Grappa al Piave, arrivando nel giugno del 1918 alla famosa Battaglia del Solstizio e infine, in ottobre, all’entrata delle truppe italiane a Vittorio Veneto, si arriverà alla firma dell’armistizio e la conclusione della guerra il 4 novembre 1918 che vedrà il nostro Paese tra le nazioni vincitrici.
Nel racconto che lo scrittore americano fece della sua esperienza durante questi avvenimenti rimane un luogo del nostro territorio in particolare, Fossalta di Piave, dove Hemingway fu ferito.
Nel 2012 dalla collaborazione tra Volontari Ecomuseo Grande Guerra, Comune di Fossalta di Piave, Provincia di Venezia e Regione Veneto è stato istituito un percorso che ricorda, attraverso la narrazione dello scrittore, quanto accadde lungo il Piave a partire dall’estate del 1918, con delle steli con foto o documenti in vari punti dell’itinerario “… in modo da rendere concreta la testimonianza di Ernest “, come si può leggere nel sito web del progetto “La guerra di Hemingway”.
( www.laguerradihemingway.it).
Il percorso è un anello di 11 km. Il visitatore è accompagnato, anche, da un’ audio-guida in formato mp3, liberamente scaricabile dalla pagina web specifica o direttamente sul posto, grazie a dei QR Code che si trovano su ogni stele, punti di riferimento non solo descrittivi, ma anche per i vari brani che guidano il visitatore nel racconto.
Nel sito web dedicato è, inoltre, possibile scaricare la mappa del percorso che può essere effettuato anche in bicicletta ed è su strade comunali (anche non asfaltate), aperte al traffico anche se poco frequentate.
Un invito, dunque, a riscoprire i luoghi che furono teatro della Grande Guerra, cogliendo l’occasione che il centenario del conflitto offre per approfondire gli avvenimenti storici e guardare al contempo al futuro, rivolti a quei valori di pace e fratellanza che all’epoca parvero essere scomparsi del tutto.
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